mercoledì 1 febbraio 2006

PSICOMOTRICISTI


Dott.ssa Antonella Carolo
Dopo la laurea conseguita a Padova in terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva mi sono specializzata nell'ambito relazionale frequentando il corso biennale all'aiuto individuale secondo il concetto di Bernard Aucouturier. Consapevole dell'importanza dei primi legami madre-bambino e dell'aspetto "corporeo" delle primissime interazioni ho deciso, inoltre, di diventare insegnante di massaggio infantile, riconosciuta dall'AIMI.

Da ormai 5 anni faccio parte dell'associazione NATUROLandia, coordinando l'area psicomotoria e occupandomi in particolar modo delle terapie individuali.


Amo il mio lavoro che svolgo con passione e impegno, e ogni volta che incontro un bambino mi piace pensare a chi diventerà da grande, magari sarà lui, in futuro, ad aiutare me!

antonella@naturolandia.it





Dott. Jacopo Triuzzi
Durante il percorso di studi ho avuto modo di constatare quanto importante sia contribuire umanamente e personalmente all'accoglienza del bambino e della sua famiglia.

Dopo aver conseguito la laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva presso l'Università degli studi di Padova, ho avuto, attraverso Naturolandia, la possibilità di mettermi in gioco in ambito lavorativo.

Mi piace l'idea di essere continuamente disposto ad apprendere sia dall'incontro con il bambino e la sua famiglia sia in èquipe.

Sono iscritto all'Associazione ANUPI.



Chiara Renso
Diploma di laurea magistrale in Scienze umane e pedagogiche presso l'Università degli studi di Padova. Formazione triennale alla Pratica Psicomotoria Educativa e Preventiva Aucouturier presso ARFAP di Bassano del Grappa.










Anna Dalla Mariga
Molti anni fa, paradossalmente, dopo essermi diplomata in lingue ho ripreso i libri in mano per ottenere il titolo di Operatrice Tecnica Socio-assistenziale che mi ha permesso di iniziare a lavorare nelle scuole con bambini e ragazzi diversamente abili e di dedicarmi con grande attenzione a loro, ai loro canali espressivi in particolar modo al corpo ed al linguaggio non verbale.

Dopo più di dieci anni all'interno delle scuole, vissuti in ambienti che spaziano dalla materna agli istituti superiori, ho sentito il bisogno di formarmi come psicomotricista (a Bassano del Grappa secondo il metodo di Bernard Aucouturier ) per avere dei mezzi, delle conoscenze e delle competenze che mi permettessero di accogliere, comprendere e supportare nel modo migliore ognuno di loro col proprio vissuto e la propria unicità. Sentivo insieme a questo, di dover rendere al Gioco il suo valore e la sua importanza, non tanto come orientamento personale, in quanto solo attraverso esso il bambino può vivere una dopo l'altra quei processi dello sviluppo che dalla rassicurazione lo accompagnano e lo aprono all'apprendimento e alle relazioni con gli altri.

La formazione alla Pratica Psicomotoria è stata per me un'ottima opportunità di crescita personale che mi ha aiutata sia sul piano lavorativo che su quello umano e familiare in quanto sono in primis una mamma che, come le altre, si ritrova quotidianamente dinnanzi a tutto ciò che comporta accompagnare un figlio nel suo percorso di crescita.




Dott.ssa Giulia Sartore
Il mondo dei bambini mi ha sempre affascinata e incuriosita; proprio questo interesse mi ha portato ad approfondire il loro sviluppo con gli studi universitari.

Ho conseguito la laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso l’Università degli Studi di Padova, con il desiderio di poter applicare le conoscenze apprese per promuovere il benessere del bambino.
Mi piace avere un occhio diverso e attento per ognuno di loro, consapevole della loro unicità e delle loro potenzialità spesso nascoste: offrire un sostegno al loro sviluppo, farli sentire accettati, valorizzati, capaci è un compito non semplice, ma che ritengo estremamente importante.

Un passo che mi ha sempre ispirata e accompagnata:

“Dite: è faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inchinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.”
(Janusz Korczak)

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